lunedì 21 ottobre 2013

Acquapendente: Tradito dal Sindaco il mandato del Consiglio comunale sull’ospedale

“Richiesta di urgente convocazione del Consiglio comunale in seduta aperta per dibattere in merito alle nuove linee emanate dalla Regione Lazio per la definizione del nuovo atto di autonomia aziendale, in sostituzione del precedente, valutato negativamente per il nostro presidio ospedaliero e non adeguatamente difeso dal Sindaco di Acquapendente in sede di conferenza provinciale dei Sindaci”.

Questo l’oggetto di una richiesta dei consiglieri di minoranza di Acquapendente inviata al sindaco Alberto Bambini. Successivamente gli stessi consiglieri comunali rievocano la seduta consiliare dello scorso 24 settembre nella quale all’unanimità erano state formulate proposte da considerare “condizioni indispensabili per ripristinare il corretto funzionamento del nostro ospedale, in conformità a quanto in proposito riportato dal Decreto Balduzzi al punto 9.2.2, respindendo il modello contenuto nell’atto di autonomia aziendale elaborato dal Commissario straordinario dell’AUSL di Viterbo”.

Invece, proseguono i consiglieri comunali di minoranza, nel corso della Conferenza provinciale dei Sindaci, quando era stato proposto di inserire nel documento finale “e quindi la necessità, superando i dettami del decreto 80, di riattivare l’ospedale di Acquapendente”, il Sindaco ha votato contro, sostengono i consiglieri di minoranza. I quali aggiungono: “Tale comportamento, a nostro parere, ha completamente disatteso il mandato ricevuto dal Consiglio comunale ed impone la necessità di un ampio dibattito. Ragion per cui – concludono i consiglieri comunali di minoranza – chiediamo la urgente convocazione del Consiglio comunale in adunanza aperta ai sensi degli art. 23 e 45 del vigente regolamento del Consiglio comunale”.
Acquapendente: Tradito dal Sindaco il mandato del Consiglio comunale sull’ospedale

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