giovedì 17 ottobre 2013

Viterbo, il Quotidiano della Tuscia - Sanità, Acquapendente: la minoranza chiede un Consiglio comunale per dibattere del nuovo atto di autonomia aziendale

I consiglieri di minoranza Franco Ferri, Alessandro Brenci, Aldo Bedini, Sergio Iacoponi richiedono di urgenza al Sindaco Alberto Bambini la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta aperta per dibattere in merito alle nuove linee emanate dalla Regione Lazio per la definizione del nuovo atto di autonomia aziendale, in sostituzione del precedente “valutato”, come sottolineano gli stessi “negativamente per il nostro presidio ospedaliero e non adeguatamente difeso dal Sindaco stesso in sede di conferenza provinciale dei Sindaci”.

“Con Deliberazione N° 46 del 24 Settembre”, sottolineano, “il Consiglio Comunale in seduta aperta aveva formulato all’unanimità quelle che erano considerate le condizioni indispensabili per ripristinare il corretto funzionamento del nostro Ospedale, in conformità a quanto in proposito riportato dal Decreto Balduzzi al punto 9.2.2., respingendo il modello contenuto nell’atto di autonomia aziendale elaborato dal Commissario straordinario della Ausl di Viterbo.

In data 27 Settembre la proposta di atto di autonomia aziendale è stata sottoposta all’esame e valutazione della Conferenza Provinciale dei Sindaci, la quale, alla fine di un ampio dibattito, ha posto in votazione un documento ove viene solo blandamente richiamata l’attenzione della Direzione generale “sullo stato di difficoltà in cui versa la parte nord della Provincia, in cui per un vasto raggio territoriale, i cittadini non hanno accesso a strutture in grado di garantire un’efficace risposta alle emergenze”. Alla proposta di integrare detto documento con la seguente proposta “e, quindi, la necessità superando i dettami del decreto 80 di riattivare l’Ospedale di Acquapendente” il sindaco di Acquapendente ha votato contro.

Tale comportamento, a nostro parere, ha completamente disatteso il mandato ricevuto dal Consiglio comunale, ed impone la necessità di un ampio dibattito in sede di Consiglio. Ragion per cui chiediamo la urgente convocazione del Consiglio stesso in adunanza aperta, ai sensi degli articoli 23 e 45 del vigente regolamento del Consiglio Comunale, in occasione della quale potranno, anzi dovranno, essere formulate nuove ed articolate proposta a sostegno di quanto richiesto con la precedente Deliberazione del Consiglio comunale N° 46/2013 sopra richiamata sulla base delle “Raccomandazioni per la stesura degli atti aziendali di cui al D.C.A. N°206 del 2013, relativamente sia all’organizzazione distrettuale sia all’organizzazione delle Case della salute” contenute nei decreti 428/13 e 428/13 del Commissario Regionale ad acta, pubblicate sul BUR in data 4 Ottobre 2013. Va da se che la seduta, per la delicatezza ed importanza dell’argomento, dovrà essere adeguatamente pubblicizzata, essendo fondamentale la presenza della cittadinanza”.

Viterbo, il Quotidiano della Tuscia - Sanità, Acquapendente: la minoranza chiede un Consiglio comunale per dibattere del nuovo atto di autonomia aziendale

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