domenica 6 aprile 2014

Lettera aperta al Sindaco, di Daniele Fazzini


Caro Sindaco, ho seguito ieri con attenzione ed interesse il Tuo intervento in occasione dell’incontro “Un anno fa” promosso dal Presidente della Regione Lazio e dai Gruppi Consiliari di maggioranza tenuto all’Hotel Salus Terme di Viterbo .

La Tua relazione è stata chiara, garbata e concisa; ha messo in risalto le criticità del nostro Comune disagiato e decentrato geograficamente per poter usufruire dei servizi indispensabili oggi alla cittadinanza. Giustamente hai focalizzato l’attenzione sulla sanità e sulla viabilità. La cosa che però mi ha veramente sorpreso sono le richieste specifiche fatte alla Regione.

Riguardo all’Ospedale è stato richiesto, che nell’ambito della ormai imminente istituzione “Casa Della Salute” prevista per Acquapendente , siano attivati servizi supplementari rispetto a quelli previsti per altre strutture analoghe in altre zone. Questo se per un lato è positivo, significa però che ormai questa soluzione, come forma di gestione dei problemi sanitari del nostro Comune e territori limitrofi, sia completamente accettata dalla nostra Amministrazione Comunale contraddicendo in pieno l’ultima delibera approvata all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale e anche le precedenti delibere. Riguardo al problema Ospedale, sono ancora più indignato e deluso per le promesse fatte qualche mese fa dai nostri politici, in Particolare dal Consigliere Regionale Enrico Panunzi e dalla nostra Assessore alla Sanità Paola Serafinelli. Nell’Assemblea del Circolo del Partito Democratico, tenuta due giorni prima delle Primarie per l’elezione del Segretario Ragionale PD, infatti, ad una mia precisa domanda su quali servizi fossero confermati nella proposta del Direttore della ASL, già in mano del Sindaco, fu risposto che sicuramente il Pronto Soccorso sarebbe dovuto essere una cosa indispensabile ed imprescindibile ed i servizi diagnostici sarebbero stati confermati in quanto, “non avrebbe senso una casa della salute senza quei servizi in piena funzionalità”.

Nel documento citato, che ho letto qualche giorno fa, invece il pronto soccorso è stato declassato a PPI (Punto Primo Intervento) e il Laboratorio Analisi a punto prelievi. Penso di non riportare cose inesatte in quanto dell’Assemblea, oltre che un verbale è stata fatta una registrazione con mezzo digitale. Sarebbe interessante verificare e riascoltare. Per inciso in quella riunione anche l’Onorevole Alessandra Terrosi dichiarò che bisognava insistere in tutti modi riguardo all’Ospedale Montano già concesso dal Decreto Balduzzi. Penso che i cittadini di Acquapendente avrebbero diritto ad informazioni più chiare, più complete e rispettose specialmente quando si trattano certi temi. Sinceramente però ho sempre avuto il dubbio se questa “Casa della salute” oltre che una imposizione della Regione sia stata anche una celata volontà del’Amministrazione locale. Riconosco, come hai affermato nella relazione di ieri, l’impegno che hai profuso in tanti anni per la salvaguardia del Presidio Ospedaliero e comunque esorto come cittadino a fare e pretendere chiarezza su quello che ci aspetterà nei prossimi mesi e anni circa l’organizzazione del servizio Sanitario nel nostro Comune e nella zona. L’invito è rivolto anche naturalmente a tutti coloro interessati alla questione (cittadinanza, minoranza in Consiglio Comunale, forze politiche, compreso e soprattutto il Partito Democratico). Se poi abbiamo del tutto “tirati i remi in barca”, come anche apparso sui giornali on-line di qualche giorno fa…, “in bocca al lupo” e “speriamo bene” per tutti noi. Sperando che in caso di bisogno, il mezzo di trasporto verso altre strutture non incorra in qualche grossa buca sulla Cassia e che la giornata non sia troppo nebbiosa vista la mancanza di segnaletica orizzontale (strisce) e verticale (paracarri). Mi auguro che il dibattito su questi temi non sia definitivamente accantonato e anzi che si passi ad una più proficua e incisiva azione democratica. Consideriamo che, non solo il “decreto Balduzzi” ma in queti giorni, anche la proposta del Vice Ministro del Governo Renzi, On. Ermete Realacci, ancora una volta viene incontro alle esigenze imprescindibili delle zone disagiate, montane e rurali, dove devono essere salvaguardati prioritariamente i servizi essenziali alla Comunità, in particolare quelli sanitari. Cordialmente.

Daniele Fazzini

Iscritto Pd e facente parte di Piazza Democratica.

Lettera a titolo personale.

Acquapendente 2 Aprile 2014

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